Cala Minnola S0012 (giacimento subacqueo, relitto, carico di materiali di bordo) - Favignana (TP) (metà SECOLI/ I a.C)
https://w3id.org/arco/resource/ArchaeologicalProperty/1900384424 entità di tipo: ArchaeologicalProperty
giacimento subacqueo, relitto, carico di materiali di bordo, sito individuato sulla base di ricognizione archeologica, Cala Minnola S0012
enit
Cala Minnola S0012 (giacimento subacqueo, relitto, carico di materiali di bordo) - Favignana (TP) (metà SECOLI/ I a.C)
ca 60 a.C-ca 41 a.C
Nell'area sono stati rinvenuti resti di un relitto di epoca romana e numerose anfore vinarie di tipo Dressel 1B
Cala Minnola S0012 (giacimento subacqueo relitto, carico di materiali di bordo)
00384424
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1900384424
La nave, con ogni probabilità partita dall’area del Lazio meridionale e doppiata l’estremità occidentale della Sicilia, aveva scelto di volgere la prua verso un’imprecisata destinazione del nord passando nello specchio di mare tra Drepanum (Trapani) e Phorbantia (Levanzo). In prossimità del luogo del naufragio la nave dovette avere una collisione con il colmo della secca a poche centinaia di metri dalla costa. È interessante ricordare che la zona del relitto si trova a poche decine di metri da Punta Altarella dove si trovano le tracce di un pregevole stabilimento per la lavorazione del garum (salsa a base dipesce e interiora) di epoca ellenistico-romana che quindi avvalora l’ipotesi che la nave potesse avere contatti con lo stabilimento stesso. Il relitto giace tra i 27 e i 30 m di profondità. Si tratta dei resti del carico di anfore (una cinquantina) e di frammenti di vasellame (ceramica d’uso di bordo) a vernice nera. Con le ricerche effettuate nel 2005 ciò che resta del carico del relitto è stato interamente messo in luce. Si tratta soprattutto di anfore vinarie del tipo Dressel1B databili al I secolo a.C.. Le anfore, rivestite internamente di pece, erano adibite al trasporto del vino, ma non è escluso che arrivate sull’isola con il loro carico di vino potessero poi essere riutilizzate per il trasporto dei prodotti della lavorazione del pescato e del prelibato garum prodotto nello stabilimento di Punta Altarella. Nel corso degli scavi subacquei è stato identificato sulla spalla di una delle anfore un bollo parzialmente leggibile che riporta il termine PAPIA, riferendosi con buona probabilità al nome di un’influente famiglia romana della Campania settentrionale (al confine con il Lazio) esportatrice di vino lungo molte direttrici mediterranee. In particolare, parrebbe che il bollo appartenesse a una personalità femminile di spicco della famiglia: Papia Termia, vissuta proprio intorno alla metà del I secolo a.C.. (Roberto La Rocca, Il relitto di Cala Minnola, 2014)
veicolo tipo ROV; side scan sonar; ricognizione con subacquei
Nell'area sono stati rinvenuti resti di un relitto di epoca romana e numerose anfore vinarie di tipo Dressel 1B
Cala Minnola S0012
Favignana (TP)
1900384424
giacimento subacqueo relitto, carico di materiali di bordo
proprietà Ente pubblico territoriale
bibliografia specifica: Tusa, Sebastiano - Agneto, Floriana - 2015
bibliografia specifica: Tusa, Sebastiano et al - 2005
bibliografia specifica: Tusa, Sebastiano - Lino Gaetano - Zangara Stefano - 2003
bibliografia specifica: Famà, Maria Luisa - 2007
bibliografia specifica: La Rocca, Roberto - 2014
bibliografia specifica: Oliveri, Francesca - 2015
bibliografia specifica: Purpura, Gianfranco - 1982
bibliografia specifica: Tusa, Sebastiano - 2008
bibliografia specifica: Tusa, Sebastiano - 2009
bibliografia specifica: Tusa, Sebastiano - 2010
bibliografia specifica: Tusa, Sebastiano - 2015