Primo Magistrato Armato (Costume maschile del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina/ Primo Magistrato Armato, Costume confezionato per fini di rievocazione storica, ABBIGLIAMENTO E ORNAMENTI DEL CORPO/ VESTIMENTI) di Madame Flò (laboratorio)
https://w3id.org/arco/resource/DemoEthnoAnthropologicalHeritage/0901143858 entità di tipo: DemoEthnoAnthropologicalHeritage
Costume maschile del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina/ Primo Magistrato Armato, Costume confezionato per fini di rievocazione storica, bene complesso/ insieme
enit
Primo Magistrato Armato (Costume maschile del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina/ Primo Magistrato Armato, Costume confezionato per fini di rievocazione storica, ABBIGLIAMENTO E ORNAMENTI DEL CORPO/ VESTIMENTI) di Madame Flò (laboratorio)
post 1990-ante 1999
2018-2018
Il bene si compone di un copricapo e un lucco di colore nero, un saio dalla linea asciutta rosso con profili a contrasto gialli lungo la chiusura del busto, dei polsi ed il perimetro della falda, maniche tagliate in rosso con fodera nera a dare l'effetto di un giuppone sottostante, arricciature a strappo al collo e ai polsi a guisa di camicia. Chiusura anteriore centrale con ganci metallici ad asola. Il bene è completato da una cintura in pelle con sul lato sinistro l'alloggio per l'arma, contenuta in un fodero in cuoio dalla punta metallica, calze divisate in rosso e nero, scarpe a zampa d’orso. La spada da lato presenta un fornimento composto da bottone esagonale, pomo a tino sgusciato con gola liscia, impugnatura affusolata a sezione ovata lavorata con cordelline ed elso rivolto in senso opposto al piano della lama
Primo Magistrato Armato (Costume maschile del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina/ Primo Magistrato Armato, bene complesso/ insieme)
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Nel maggio del 1930 il Comune di Firenze, nell’ambito della commemorazione del quarto centenario della Partita dell'Assedio giocata dai fiorentini il 17 febbraio del 1530 in piazza Santa Croce, atto di sfida e coraggio contro l’attacco delle truppe imperiali di Carlo V, creò un corteo per la rievocazione che vide il coinvolgimento di oltre cinquecento attori con lo scopo di celebrare la realtà politica e civile della Firenze coeva. Fu Alfredo Lensi a definire costumi e personaggi coinvolti attraverso uno studio più attentamente filologico rispetto al gusto teatrale dell’epoca, basandosi su fonti iconografiche e documentarie della metà del Cinquecento. Il Corteo sfila per le strade del centro di Firenze nella sua formazione completa il 24 giugno - giorno del santo patrono della città - in occasione della finale del torneo del Calcio in Livrea giocata in Santa Croce e la domenica di Pasqua, in concomitanza dello Scoppio del Carro. In formazione ridotta prende parte alle feste e tradizioni cittadine organizzate dall’Ufficio Tradizioni Popolari Fiorentine, come previsto dal Regolamento. La sfilata procede con andamento militaresco e ritmo musicale propri del secolo XVI. Il bene appartiene al gruppo del Proconsolo e Arti, che sfila in coda al Corteo dopo i Fanti dell'Ordinanza ed i Musici delle Arti. Il vestimento fu confezionato negli anni Novanta su commissione del Comune di Firenze per mantenere viva la tradizione nata in occasione della rievocazione del 1930 ed è attualmente in uso durante le prestazioni del Corteo, definite colloquialmente uscite. Il personaggio in esame è parte del Corteo sin dal principio della manifestazione a ricordo delle glorie della tradizione cittadina, come riportato dallo Statuto dell'associazione (BIBR. LENSI 1931). La fonte documentaria per il costume si rintraccia nelle Storia Fiorentina del Varchi (BIBR. VARCHI-MILANESI 1888). Per Artusi (BIBR. ARTUSI 2011, p.181, ARTUSI-SEMPLICI 2011) le Arti rappresentano "la vita stessa di Firenze" grazie al loro peso politico, economico e sociale, permettendo di divulgare Firenze e la fiorentinità oltreconfine. I dati sono desunti da: rilevamento sul campo; comunicazione orale; ricerca bibliografica
Si rileva durante le sessioni di catalogazione la consapevolezza degli attori di interpretare un ruolo legato al passato di Firenze e ideato sin dalla rievocazione del 1930. La pratica performativa è caratterizzata da un forte coinvolgimento emotivo e condiziona la modalità con cui i costumi vengono indossati. L’attore si immedesima nel personaggio rappresentato assumendo un portamento ed una postura richiesti dalla collettività, conferendo agli abiti un valore di natura anche simbolica. La dimensione rievocativa creata durante le prestazioni del Corteo sancisce nei partecipanti l’appartenenza ad un’idea di comunità, frutto di un retaggio comune di valori percepiti come identitari, mantenuta vitale e presente nel tessuto sociale nonchè in costante dialogo col patrimonio storico artistico. Il percorso si svolge nel centro storico concretizzando l’identità fiorentina anche attraverso la rappresentatività dei luoghi teatro della storia che si è scelto di rievocare. Vengono a delinearsi i tratti di una “comunità immaginata” (Anderson 1983) tradotta nella realtà organizzativa e nella socialità quotidiana dei gruppi facenti parte del Corteo anche attraverso un ordinamento interno teso a ridistribuire simbolicamente i ruoli sociali (Berni 2020). Il vincolo che lega tra loro gli attori è percepito come un patrimonio collettivo che prende vita nella realtà del Corteo. Grazie a pratiche dirette a trasmettere valori e norme comportamentali, regolate da istruzioni e consuetudini apertamente o tacitamente accettate, vengono a svilupparsi un sapere ed una competenza espresse da una gestualità specifica durante la prestazione attoriale in una implicita continuità con il passato (Hobsbawm, Ranger 1983)
Il bene si compone di un copricapo e un lucco di colore nero, un saio dalla linea asciutta rosso con profili a contrasto gialli lungo la chiusura del busto, dei polsi ed il perimetro della falda, maniche tagliate in rosso con fodera nera a dare l'effetto di un giuppone sottostante, arricciature a strappo al collo e ai polsi a guisa di camicia. Chiusura anteriore centrale con ganci metallici ad asola. Il bene è completato da una cintura in pelle con sul lato sinistro l'alloggio per l'arma, contenuta in un fodero in cuoio dalla punta metallica, calze divisate in rosso e nero, scarpe a zampa d’orso. La spada da lato presenta un fornimento composto da bottone esagonale, pomo a tino sgusciato con gola liscia, impugnatura affusolata a sezione ovata lavorata con cordelline ed elso rivolto in senso opposto al piano della lama
manutenzione, pulitura
Primo Magistrato Armato
Firenze (FI)
0901143858
costume maschile del corteo storico della repubblica fiorentina/ primo magistrato armato costume confezionato per fini di rievocazione storica
proprietà Ente pubblico territoriale
forgiatura
fibra animale/ lana
fibra vegetale/ cotone
tecniche varie
metallo/ acciaio
pelle/ bovino
fibre varie
tecniche varie, cucitura a mano
tecniche varie, cucitura a mano, cucitura a macchina