Martirio di S. Caterina d'Alessandria (dipinto - bozzetto) di Vaccaro, Domenico Antonio (XVIII)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0700377317 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty

dipinto, bozzetto Martirio di S. Caterina d'Alessandria
enit
Martirio di S. Caterina d'Alessandria (dipinto - bozzetto) di Vaccaro, Domenico Antonio (XVIII) 
ca 1720-ca 1730 
Teletta di formato rettangolare con dipinto ovale a sagoma mistilinea. Smagliante bozzetto condotto con una freschezza di tratto che risuona di echi rococò. La composizione, animatissima, costruita su diagonali a salire, mantiene come fulcro centrale la figura di profilo della santa, che rivolge il suo sguardo alla ruota del martirio, distrutta grazie all'intervento angelico 
dipinto (bozzetto) 
GNL 04/1958 
SBAS 2662 
00377317 
07 
0700377317 
Bozzetto quasi certamente compiuto per la commissione di un telero da soffitto, destinato ad un edificio religioso non noto. Proveniente dal mercato antiquario fiorentino con un’attribuzione a Giuseppe Bonito (1707-1789), il dipinto passò all’Ufficio Esportazione di Genova nel giugno del 1954, dove fu deciso l’acquisto coattivo del bozzetto assieme ad altre cinque opere che andarono a formare il nucleo costitutivo della Galleria Nazionale della Liguria ospitata a Palazzo Spinola (Bucarelli 1954; cfr. Porzio 2019). Nel catalogo del museo del 1967, Pasquale Rotondi conservò l’attribuzione al napoletano Bonito, allievo di Solimena. Un decennio dopo, in occasione della mostra Civiltà del '700 a Napoli allestita nella città partenopea tra il 1979 ed il 1980, Ferdinando Bologna - dandone notizia nel The Burlington Magazine del '79 - attribuì il bozzetto al poliedrico Domenico Antonio Vaccaro, figlio del celebre Lorenzo (1655-1706). Tale proposta fu accolta sia da Giuliana Algeri (in Quaderni della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, 1984), sia da Nicola Spinoza (1980 e 1986). D’altra parte la critica non era concorde sulla cronologia della teletta: Bologna e Algeri preferivano collocare l’opera entro il 1709, all’epoca della realizzazione di un altro bozzetto di Vaccaro, quello conservato al Museo Nazionale di Capodimonte, raffigurante un miracolo di S. Domenico, con il santo che resuscita Napoleone Orsini (l’opera doveva trovare realizzazione finale nella sagrestia di S. Domenico Maggiore a Napoli, lavoro poi affidato nello stesso 1709 a Solimena). Spinosa propose invece di spostare il Martirio di S. Caterina al terzo decennio del Settecento, rilevando analogie luministiche e formali con le opere realizzate dall’artista in quel giro d’anni, ossia confrontando diversi bozzetti preparatori, alcuni per il soffitto di S. Maria di Montevergine a Napoli, conservati a Capodimonte (Beccarini 2022 concorda con Spinosa, diversamente da Bartoletti 2002). Al di là della questione aperta sulla datazione, per Domenico Antonio Vaccaro dovette trattarsi di una commissione importante: si sono conservati diversi studi preparatori realizzati per il medesimo incarico, che rivelano quanto l’artista attese a questo lavoro. A Palazzo Spinola, accanto al bozzetto, si trova infatti esposto il disegno preparatorio entrato recentemente in collezione (inv. GNL 114/2019, scheda D 0700377318). Solo qualche anno fa, un secondo bozzetto o modelletto da presentare alla committenza, già in collezione privata romana dal 1996, è passato in asta Blindarte (Napoli, 30 novembre 2014, catalogo asta 69, Dipinti antichi, lotto 135). Il modelletto romano dovrebbe coincidere con la versione già in collezione Marshall a Londra, descritta da Spinosa come una seconda redazione del tutto identica, in precedenza attribuita a Solimena (Spinosa 1980; cfr. fotografia del modelletto, inv. 123878 della Fototeca Zeri, al verso è la nota autografa dello stesso Zeri: “D.A. Vaccaro (NS)/ copia?/ v. Genova, Gall. Spinola"). Artista legato a Genova, Domenico Antonio Vaccaro fu impegnato in diverse commissioni per i Doria, risentendo dell'influenza di pittori liguri come Giovanni Battista Gaulli e Gregorio de Ferrari 
11HH(CATHERINE)6 
Martirio di S. Caterina d'Alessandria 
Teletta di formato rettangolare con dipinto ovale a sagoma mistilinea. Smagliante bozzetto condotto con una freschezza di tratto che risuona di echi rococò. La composizione, animatissima, costruita su diagonali a salire, mantiene come fulcro centrale la figura di profilo della santa, che rivolge il suo sguardo alla ruota del martirio, distrutta grazie all'intervento angelico 
Martirio di S. Caterina d'Alessandria 
Genova (GE) 
0700377317 
dipinto bozzetto 
proprietà Stato 
tela/ pittura a olio 
bibliografia specifica: Spinosa N - 1986 
bibliografia specifica: Bologna F - 1979 
bibliografia specifica: Bucarelli P - 1954 
bibliografia specifica: Quaderni della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola - 1984 
bibliografia specifica: Civiltà del '700 a Napoli. 1734-1799 - 1979 
bibliografia specifica: Guerrini A./ Zanelli G. (a cura di) - 2022 
bibliografia di confronto: Porzio G - 2019 
bibliografia specifica: Beccarini D - 2014 (II) 
bibliografia specifica: Rotondi P - 1967 
bibliografia specifica: Spinoza N. (a cura di) - 1980 
bibliografia specifica: Simonetti F./ Zanelli G. (a cura di) - 2002 
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seguo le relazioni inverse