Cristo crocifisso (dipinto) di Menzocchi Francesco (attribuito) (sec. XVI)

post 1500-ante 1574 

L'affresco, tagliato col muro della sede originaria e collocato in una nicchia, raffigura il Crocifisso. A causa della pessima visibilità, s'intravvede un certo biancore delle carni. Il capo, sormontato da una corona dorata, è abbandonato sulla spalla destra. Il sacello, in cui il pezzo di muro si trova, è di formato mistilineo cruciforme 

0800031383 

Come testimonia un'iscrizione nella cappella in cui ora si trova, il dipinto venne in luce in un muro esterno presso la piazza a causa di un terremoto (Bollettino degli amici dell'arte di Forlì, 1972). In quella occasione venne trasferito sull'altare maggiore, poi nell'odierna sede nel sec. XVIII. I modi sono ceertamente quelli del menzocchi, cui il Calzini lo attribuì; non si può escludere tuttavia con la Filippini Baldani la mano dell'Agresti. La Filippini dice infatti che per posa, per panneggi, per disegno e per sfoggio di muscoli sotto la pelle, l'attribuzione al Menzocchi risulterebbe evidente e anzi questo Crocifisso confrontato con altri del maestro e della sua scuola, è il migliore di tutti; tuttavia non vi sono documenti che lo certifichino e tutti i crocifissi che di lui siono rimasti sono assai più realistici e legnosi. Ne esistono invece alcuni dell'Agresti che hanno tutti i caratteri di questo, inoltre se si esclude il menzocchi, nel Cinquecento nessun altro pittore esisteva in Forlì che possedesse un tocco così sicuro e un colorito così luminoso 

Cristo crocifisso 

L'affresco, tagliato col muro della sede originaria e collocato in una nicchia, raffigura il Crocifisso. A causa della pessima visibilità, s'intravvede un certo biancore delle carni. Il capo, sormontato da una corona dorata, è abbandonato sulla spalla destra. Il sacello, in cui il pezzo di muro si trova, è di formato mistilineo cruciforme 

Cristo crocifisso 

Meldola (FC) 

0800031383 

proprietà Ente religioso cattolico 

intonaco/ pittura a fresco 

bibliografia specifica: Grigioni C - 1952 

bibliografia specifica: Zaccaria G - 1969