San Lorenzo (miniatura) di Bartolomeo di Fruosino (attribuito) (primo quarto sec. XV)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0900191821-2_8 entità di tipo: CulturalPropertyComponent
miniatura, c. 51r San Lorenzo
enit
San Lorenzo (miniatura) di Bartolomeo di Fruosino (attribuito) (primo quarto sec. XV)
ca 1412-ca 1422
Iniziale fogliata media con figura e caudata C(onfessio et pulcritudo), rubr. a c. 50v, In festo sancti Laurentii levite et martiris. Ad missam. Introitus. Corpo della lettera verde decorato con foglie azzurre, rosse, verdi, viola e rosa che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura del giovane Lorenzo in abiti diaconali e con la tonsura; in una mano regge la graticola, nell'altra la palma del martirio
miniatura
Bargello Libri miniati 6
00191821
09
0900191821
Il Graduale F 72, contenente il Diurno festivo annuale con il graduale del Proprio dei Santi dall’ottava domenica della Pentecoste alla Pasqua, fa parte del gruppo di Corali realizzati per la chiesa di sant'Egidio dell'Ospedale di Santa Maria Nuova. Uno dei primi studiosi che ha descritto l'intero ciclo di corali è stato Paolo D'Ancona (1914, V. I, p. 23) il quale analizzò i documenti che registrano i pagamenti ricevuti da Lorenzo Monaco tra il 1412-1413 per la miniatura di alcuni antifonari per la chiesa di Sant'Egidio, oggi al Museo Nazionale del Bargello, che appaiono, come quelli conservati alla Laurenziana e provenienti da Santa Maria degli Angeli, decorati da mani diverse per quanto affini. Il D'Ancona (1914, pp. 134-136 n. 144) colloca il codice alla fine del XIV secolo e lo reputa tutto di una stessa mano, sebbene eseguito da un mediocre artista il quale si distingue per il colorito arrossato che dà alle carni, per le pupille grandi, nere e fisse, per il modo di fare i capelli per lo più rossastri e filiformi, per le bocche dalle labbra grandi e quadrate e per i forti tratti scuri con cui sottolinea i lineamenti. Secondo il Golzio (1931), invece, la decorazione del Corale sarebbe il risultato di una collaborazione fra più artisti; tale opinione che non venne accettata dalla Ciaranfi (1932) che riferisce l'intera decorazione all'anonimo autore delle miniature dell'Antifonario A 69. In seguito, il Berenson (1932) avanzò l'attribuzione dei profeti e dei santi a Lorenzo Monaco, mentre il Salmi (1950) riconobbe la mano, almeno in parte, di Bartolomeo di Fruosino, seguito dalla Levi D'Ancona (1958; 1962), che lo assegna interamente al miniatore insieme all'Antifonario A 69, e più recentemente dalla Labriola (in Lorenzo Monaco, p. 86) al cui autore assegna anche il Graduale G 73 e che descrive come un artista capace di adeguarsi “ai più attuali svolgimenti di gotico fluente e modulato della pittura del maestro, seppure attraverso l'interpretazione ornata e gracile del suo stile”. Anche Kanter (in Painting and Illumination, pp. 287-293) aveva unito i tre codici in un unico gruppo stilisticamente e cronologicamente omogeneo e rileva come i contenuti, il Proprio dei santi dalla festa di sant'Agata il 5 febbraio alla festa di san Clemente il 23 novembre, il Comune dei santi e testi votivi per la messa, corrispondano per la maggior parte ai testi del Cod. Cor. 2 della Laurenziana scritto per Santa Maria degli Angeli. L'intervento di Bartolomeo in questo codice sarebbe di poco successivo alla realizzazione del Graduale di Sant'Egidio (Firenze, Museo di San Marco, Inv. n. 557) ed è caratterizzato da una particolare minuzia descrittiva e di articolazione spaziale riscontrabili nell'Annunciazione a c. 24v, mentre altre immagini, come il San Michele arcangelo a c. 67v, mostrano il riferimento alla pittura dell'Angelico e di Masolino (Labriola in Lorenzo Monaco, pp. 92-93). Il codice rimase nell'Ospedale di Santa Maria Nuova fino alle soppressioni napoleoniche dei conventi del 1803 e dal 1825 al 1902 fu depositato presso la Galleria degli Uffizi. In data 1 aprile 1900 i due rami del Parlamento italiano approvarono il disegno di legge concernente l'acquisto di opere d'arte appartenenti all'Arcispedale di Santa Maria Nuova (Ridolfi 1902) e nel 1902 il Corale entrò a far parte del patrimonio artistico del Museo Nazionale del Bargello
11H(LAURENCE)
San Lorenzo
Iniziale fogliata media con figura e caudata C(onfessio et pulcritudo), rubr. a c. 50v, In festo sancti Laurentii levite et martiris. Ad missam. Introitus. Corpo della lettera verde decorato con foglie azzurre, rosse, verdi, viola e rosa che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura del giovane Lorenzo in abiti diaconali e con la tonsura; in una mano regge la graticola, nell'altra la palma del martirio
c. 51r
San Lorenzo
Firenze (FI)
0900191821-2.8
miniatura
proprietà Stato
pergamena/ pittura a tempera
pergamena/ miniatura
gesso/ doratura
bibliografia specifica: Berenson B - 1932
bibliografia specifica: Salmi M - 1950
bibliografia specifica: D'Ancona P - 1914
bibliografia specifica: Golzio G - 1931
bibliografia specifica: Lorenzo Monaco - 2006
bibliografia specifica: Levi D'Ancona M - 1958
bibliografia specifica: Levi D'Ancona M - 1962
bibliografia specifica: Salmi M - 1954
bibliografia specifica: Ciaranfi A.M - 1932
bibliografia specifica: Ridolfi E - 1902