iniziale decorata (miniatura) di Bigordi Domenico detto Domenico Ghirlandaio (bottega) (seconda metà sec. XV)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0900645716-2_13 entità di tipo: CulturalPropertyComponent

miniatura, c. 31v iniziale decorata
enit
iniziale decorata (miniatura) di Bigordi Domenico detto Domenico Ghirlandaio (bottega) (seconda metà sec. XV) 
ca 1475-ca 1475 
Iniziale decorata grande I (Intret in conspectu tuo), rubr. Sanctorum Fabiani et Sebastiani. Introitus 
miniatura 
S. Marco e Cenacoli 540 
00645716 
09 
0900645716 
Il codice è identificabile con il Graduale proveniente dal monastero di Vallombrosa ma è citato dalle fonti come Antifonario sebbene contenga il Proprio dei Santi. Una prima citazione del codice è rintracciabile nel Rondoni (1876, pp. 49-51 n. 26) con l'attribuzione a Giuliano Amidei, ritenuta priva di fondamento dalla Levi D'Ancona. Nella descrizione del codice vengono identificati i due stemmi a c. 1r con quelli della famiglia fiorentina Del Caccia, al centro del margine inferiore, e con quello del monastero di Vallombrosa al centro del margine esterno. Il Rondoni riporta anche le iscrizioni graffite nell'oro e nel fregio dell'iniziale a c. 132r con la parola ripetuta più volte "Darmenio" interpretandole, erroneamente, come monogramma del miniatore don Giovanni degli Amidei, monaco camaldolese, ma che probabilmente furono aggiunte successivamente anche perché vanno a deteriorare la foglia d'oro e la superficie pittorica L'attribuzione fu contestata successivamente dal D'Ancona (1914, I, p. 70, II, pp. 531-532 n. 1052), che giudica l'esecuzione delle miniature buona ma debole e priva di rilievo, e dalla Levi D'Ancona (1962, p. 158). Una notevole rivalutazione dell'autore delle miniature spetta alla Garzelli (1985, I, p. 260) che propone il nome di Domenico Ghirlandaio e della sua bottega e una datazione intorno al 1475 per le affinità stilistiche, in particolare della Santa Caterina a c. 136r con i capelli riflessi sull'aureola, con la Madonna con i santi Sebastiano e Giuliano per la chiesa di Sant'Andrea a Brozzi; alla provenienza del codice da una grande bottega pittorica rimanderebbe anche la tecnica di esecuzione che fa uso dello spolvero almeno per il putto e parte del fregio a c. 1r. Al Ghirlandaio rimanderebbero anche altri elementi, come il particolare motivo del fregio con mazzi di campanule e pigne legati da nastri detto "grillanda" e usato dal pittore nella Natività di Maria a Santa Maria Novella e interpretabili nella miniatura quasi come una firma. Anche la Scudieri (La Miniatura, in La Chiesa e il Convento di San Marco a Firenze, Firenze 1990, V. II, p. 32) concorda con l'attribuzione a Domenico e alla sua bottega 
n.p 
iniziale decorata 
Iniziale decorata grande I (Intret in conspectu tuo), rubr. Sanctorum Fabiani et Sebastiani. Introitus 
c. 31v 
iniziale decorata 
Firenze (FI) 
0900645716-2.13 
miniatura 
proprietà Stato 
pergamena/ pittura a tempera 
pergamena/ miniatura 
gesso/ doratura 
bibliografia specifica: Chiarelli R - 1968 
bibliografia specifica: D'Ancona P - 1914 
bibliografia specifica: Rondoni F - 1876 
bibliografia specifica: Levi D'Ancona M - 1962 
bibliografia specifica: Garzelli A. R - 1985 
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seguo le relazioni inverse